sabato 27 giugno 2015

Come estrarre un file tar con php

A partire dal Php 5.2.0, è disponibile la classe Phar, che permette di interagire con archivi Zip e Tar.
In questo post mostro un semplice snippet per estrarre un archivio Tar in una directory temporanea.

$phar = new PharData('nome-archivio.tar');
//Estraggo tutti i files posizionandoli in /tmp/
$phar->extractTo('/tmp/', null, true);

venerdì 26 giugno 2015

Elencare tutti i files con estensione jpg in una directory con php

Oggi pubblico un semplice codice php che sfrutta la comoda funzione glob().
Questa funzione permette di ricercare files con un determinato pattern all'interno di una cartella specificata.
Di seguito, un semplice snippet per ricercare files con estensione .jpg

$_DIR = '/var/www/html/images/';
$images_array = glob($_DIR . '*.jpg');       
foreach ($images_array as $image) {
   echo $image;
}

giovedì 18 giugno 2015

Automatic scaling di una finestra in C#

Sviluppando un software a finestre in C# e non una web application, spesso si ha il problema di renderlo in qualche modo "responsive" e quindi adattabile alle varie risoluzioni dello schermo o al ridimensionamento della finestra.

Dopo aver cercato su internet per un po', sono finalmente giunto ad uno script facile e veloce per gestire la cosa. Una premessa è doverosa: il C# ha un suo metodo di scaling che però non agisce direttamente sui Font. Il che significa che, oltre allo scaling del controllo, è necessario effettuare anche un ridimensionamento del font con la stessa proporzione.
E' importante disabilitare la funzionalità di autoscale nativa, che permette un adattamento solo parziale e successivamente ridimensionare ogni controllo della finestra con una determinata proporzione (ratio).


Di seguito i pochi passi necessari per il corretto funzionamento del ridimensionamento.

1. Aggiungere nelle dichiarazione delle variabili
private Size currSize;
2. Aggiungere nel costruttore, dopo InitializeComponent()
this.AutoScaleMode = AutoScaleMode.None;
currSize = this.Size;
3. Aggiungere la seguente funzione
private void autoscale()
{
   Font tempFont;
   SizeF ratio = SizeF.Empty;
   //calculate resizing ratio
   ratio = new SizeF((float)this.Width / currSize.Width, (float)this.Height / currSize.Height);
   //loop through all controls and scale them
   foreach (Control c in this.Controls)
   {//Get current font size, Scale object and scale font
      tempFont = new Font(c.Font.Name,
      c.Font.SizeInPoints * ratio.Width * ratio.Height);
      c.Scale(ratio);
      c.Font = tempFont;
   }
   //update current size
   currSize = this.Size;
}
4. Utilizzare la funzione precedente nell'evento SizeChanged della windows form
private void Form1_SizeChanged(object sender, EventArgs e)
{
   autoscale();
}

mercoledì 17 giugno 2015

Monitorix - uno snello sistema di monitoring risorse per Linux


Oggi presento Monitorix, un sistema di monitoraggio delle risorse del sistema per Linux. E' strutturato in due parti:
- un demone che colleziona i dati storicizzandoli;
- un webserver con uno script cgi che permette la visualizzazione dei dati raccolti in formato grafico.

L'installazione è molto semplice, sul sito si trovano le istruzioni. Riporto i passi per l'installazione su Debian / Ubuntu:

1. Modificare il file /etc/apt/sources.list aggiungendo
deb http://apt.izzysoft.de/ubuntu generic universe

2. Scaricare la chiave GPG del repository
wget http://apt.izzysoft.de/izzysoft.asc

3. Aggiungere la chiave
sudo apt-key add izzysoft.asc
4. Installare monitorix
sudo apt-get update
sudo apt-get install monitorix

A questo punto, ci si può godere il risultato collegandosi all'indirizzo ip del server sul quale monitorix è installato, oppure in locale: porta 8080, sottocartella monitorix/
http://localhost:8080/monitorix/



venerdì 5 giugno 2015

Caricamento automatico delle classi in Php

In principio fu l'include (o il require) di tanti file php che contenevano funzioni. 
Poi vennero le classi, incluse a mano una per una.
Ed ora? Adesso il Php è un linguaggio molto più maturo, dotato di namespace, che permettono a classi con lo stesso nome di coesistere (con namespace diversi) all'interno dello stesso progetto. In questo modo, includere una libreria di terze parti progettata a namespace non comporta più problemi di omonimia di classi.
Altra caratteristica utilissima, novità rispetto al passato, è l'autocaricamento delle classi. Onde evitare una lunghissima lista di inclusioni, una per ogni classe, è stata introdotta la funzionalità di autoload.
Come funziona? Semplice: utilizzando la funzione spl_autoload_register() spiegheremo all'interprete Php come comportarsi in caso di classi "che non conosce", ovvero che non sono state esplicitamente incluse nello script. Per maggiori informazioni, consiglio il sito ufficiale.
Vediamo un semplice esempio:
//Autoloading classes
spl_autoload_register(function($className)
{
     //Obtain the pure class name
     $pureClassName = getRealClassName($className);
     //Build the path
     $namespace = getNameSpace($className);
     if(file_exists($namespace.'/'.$pureClassName.'.php')) {
         include_once($namespace.'/'.$pureClassName.'.php');
     }
});

function getRealClassName($fullClassName) {
     //Explode class name
     $classNameArray = explode('\\',$fullClassName);
     //Obtain the pure class name
     return end($classNameArray);
}
    
function getNameSpace($fullClassName) {
     //Explode class name
     $classNameArray = explode('\\',$fullClassName);
     //Remove the pure class name
     array_pop($classNameArray);
     //Remove the main namespace (first)
     array_shift($classNameArray); 
     //Build the path
     $namespace = implode('/', $classNameArray);
     return $namespace;
}
Breve spiegazione: nel caso il Php non trovi una classe, tenta una inclusione automatica, cercando il file posizionato nel percorso indicato dal namespace (stessa struttura delle cartelle quindi) e chiamato come il nome della classe, con estensione php. Le due funzioni getRealClassName() e getNameSpace() sono semplici funzioni che interpretano il nome della classe separando namespace dal nome "proprio" della classe stessa. Unica cosa degna di nota, viene eliminato il primo ramo del namespace, che solitamente è il nome del progetto.
Quindi, riassumendo, un comando simile:
new \ProjectName\Core\Othernamespace\Classname()
Causerà una include automatica del percorso
Core/Othernamespace/Classname.php

venerdì 22 maggio 2015

Impostare la replicazione Mysql - procedura passo passo

Se gestite un server MySql in azienda, e volete dormire sonni tranquilli, è ovviamente fondamentale la schedulazione di un backup serale. Questo spesso non è sufficiente: il downtime per il ripristino in caso di guasto può essere troppo lungo, o addirittura può essere concreto il rischio di perdere dati di una buona metà giornata di lavoro.

Per dormire sonni tranquilli, basta affidarsi alla MySql Replication. Come funziona? Semplice, gli attori in gioco sono minimo due:
- un server MySql Master (master_host)
- uno o più server MySql Slave (slave_host)
Una magia rende possibile l'allineamento dei due server: ogni operazione eseguita sul master viene a sua volta eseguita anche sullo slave. Risultato: due server con dati identici (a meno di un leggero scostamento temporale nelle operazioni tra master e slave).
Di seguito la procedura che ho seguito, passo passo, per l'impostazione del sistema.

Fase 1: impostazione del server Master

E' fondamentale spiegare al server MySql principale che farà da Master. Per fare questo occorre agire sul file di configurazione my.cnf (o my.ini) aggiungendo le seguenti direttive nella sezione [mysqld]
[mysqld]
log-bin=mysql-bin
server-id=1
Il parametro server-id può essere un numero qualsiasi tra 1 e (232-1) e deve essere univoco tra i vari server MySql della rete Master Slave che si vuole creare. Il mio consiglio è quello di andare in ordine crescente: 1 per il master, dal 2 in poi per gli slave.
Importante: dopo questa modifica, riavviare il servizio MySql. Da questo momento ogni operazione eseguita sul server sarà salvata in un log.

Fase 2: dump del database del server Master

Si suppone ovviamente che il server MySql che farà da master sia un server che possiede già dei dati al suo interno. Il che significa che è necessario sincronizzare i dati tra master e slave. Per fare ciò, ci viene in aiuto il comando mysqldump
mysqldump -h master_host -u root - p --all-databases --master-data -e > dump.sql
Il comando eseguirà il dump creando il file dump.sql. Apriamo a questo punto il file con un editor di testi e segnamoci, da una parte, i comandi relativi al master_log_file e master_log_pos. Ad esempio, nel mio caso:
MASTER_LOG_FILE='mysql-bin.000016', MASTER_LOG_POS=458850265;
Come ho scritto, segnamo a parte le informazioni relative al log file e alla posizione del log. La posizione del log indicherà allo slave la posizione di partenza del dump importato.

Fase 3: creazione di un utente specifico per la replicazione

Questa fase non è obbligatoria ma altamente consigliata. Semplicemente è necessario creare un utente per la replicazione sul server master:
CREATE USER 'repl'@'%' IDENTIFIED BY 'slavepass';
GRANT REPLICATION SLAVE ON *.* TO 'repl'@'%';

Fase 4: impostazione del server slave

Sul server slave, è necessario inserire nel file di configurazione, nella sezione [mysqld], la direttiva
[mysqld]
server-id=2
o comunque un numero diverso da altri server Mysql e soprattutto differente dall'id del master. Riavviare il servizio MySql del server slave.

Fase 5: importazione del dump sul server slave

E' necessario in questa fase importare il dump precedentemente creato. Dalla shell eseguire:
mysql -h slave_host -u root -p < dump.sql
Ed attendere il completamento dell'operazione.

Fase 6: impostazione delle informazioni del master sul server slave

In questa fase, il server slave viene informato su quale sarà il suo master di riferimento. Avendo sotto mano la posizione del log e il nome del log del master segnato in precedenza, è necessario eseguire sul server slave:
CHANGE MASTER TO
MASTER_HOST='master_host',
MASTER_USER='repl',
MASTER_PASSWORD='slavepass',
MASTER_LOG_FILE='mysql-bin.000016',
MASTER_LOG_POS=458850265

Fase 7: avvio della replicazione sul server slave

Con un semplice
START SLAVE;
si iniziano le danze. E' possibile a questo punto controllare lo stato della replicazione eseguendo sul server slave
SHOW SLAVE STATUS;

[Immagine via clusterdb.com]

giovedì 14 maggio 2015

JarvisPHP - Il tuo maggiordomo personale in Php!


JarvisPhp è la mia ultima creazione. In breve si tratta di un sistema REST API scritto in Php che permette una interazione diretta con l'utente attraverso dei comandi. Questi comandi possono essere vocali, pronunciati e riconosciuti da un STT (Speech to text) come ad esempio una applicazione Android mediante le funzioni Android STT,  e successivamente inviati (in stringa) alle API di JarvisPHP.
Lo scenario è il seguente: l'utente (il padrone di casa) parla attraverso un auricolare bluetooth collegato con uno smartphone, premendo il bottone dell'auricolare. Il comando viene interpretato dal riconoscitore vocale della app ed inviato a JarvisPHP, che tenta di comprenderlo ed eseguire qualche azione.
JarvisPHP è stato pensato per un Raspberry PI vista la sua comodità e dimensione, ma può essere usato su qualsiasi sistema *nix.


Download

E' possibile scaricare l'ultima versione di JarvisPHP su Github a questo indirizzo:
https://github.com/bianchins/JarvisPHP


Documentazione

Potete fare riferimento al wiki per tutta la documentazione:
https://github.com/bianchins/JarvisPHP/wiki/


Architettura del sistema

Come può JarvisPHP eseguire una azione? Come riesce ad interagire con l'ambiente? Semplicemente, utilizza dei plugins per eseguire il comando che ha interpretato. Per esempio, chiedendo "Chi sei?" il sistema attiverà il plugin "Info plugin" che risponderà "Il mio nome è...".
Un plugin (è semplicissimo scrivere un proprio plugin, basta seguire queste istruzioni) può fare qualsiasi cosa: per esempio, interagire con l'interfaccia GPIO di un Raspberry Pi (http://www.raspberrypi.org), suonare musica, interrogare API pubbliche meteo, leggere email, connettersi a facebook e leggere le notifiche, e così via.